Quando si parla di agricoltura biologica, ritmi della natura, sostenibilità ambientale difficilmente viene da pensare alle nuove tecnologie digitali, eppure produrre bio non significa affatto restare ancorati al passato, biologico non è un concetto conservativo, slegato e distante dalle nuove tecnologie. Il Biologico porta dentro di sé un cuore di tecnologia e di ricerca continua, che affonda sì le sue radici nel passato ma è soprattutto proteso ad affrontare le nuove sfide del futuro .
Lo sappiamo bene qui al Podere di Mona Verde ed è per questo che da quest'anno c'è un nuovo strumento che ci aiuta nella coltivazione dei nostri campi.
Si tratta di una stazione metereologica estremamente avanzata che permette di monitorare in tempo reale tutti i dati climatici e metereologici sia dell'atmosfera che del suolo permettendo non solo un notevole risparmio idrico ma soprattutto fornendo modelli previsionali degli attacchi di infestanti e malattie.
Proprio questo aspetto è particolarmente utile in agricoltura biologica. La centralina infatti, grazie ai dati raccolti ed a un sofisticato software è è in grado di prevedere lo sviluppo di malattie nelle colture causate ad esempio da patogeni ed insetti fitofagi.
Nella vigna in particolare riesce a fornire modelli di sviluppo e di rischio per:
- Peronospora (Plasmopara Viticola)
- Oidio (Uncinula necator)
- Botrite (Botrytis Cinerea)
- Tignoletta (Lobesia Botrana)
- Frankliniella (Thripidae Occidentalis)
Grazie a questi dati non è più necessario effettuare trattamenti generalizzati ma è divenuto possibile limitare i trattamenti rendendoli più mirati e consapevoli. Da quando la centralina è presente nelle nostre vigne siamo riusciti a ridurre l'utilizzo dei trattamenti, sebbene fossero quelli consentiti in agricoltura biologica. Ad esempio se prima era necessario spruzzare il rame periodicamente adesso abbiamo potuto ridurne l'uso ai momenti sporadici segnalati come a rischio effettivo.