Favino da sovescio in vigna

L'importanza della concimazione naturale per il vino biologico

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Il sovescio nel vigneto rappresenta una delle migliori strade per aumentare le produzioni e avere uve più sane, così da produrre un vino biologico di qualità. 

Il sovescio è una pratica agricola che prevede di mettere a coltura una particolare famiglia di piante, di solito leguminose, non per il loro raccolto bensì per destinarle all’interramento. Obiettivo del sovescio è quello di aumentare la fertilità del terreno. 

La pratica del sovescio era stata quasi del tutto abbandonata con l'avvento dei fertilizzanti chimici e dell'agricoltura intensiva. Oggi con l'aumento delle coltivazioni biologiche la tecnica del sovescio è stata riscoperta ed è tornata piano piano a diffondersi.

Al Podere di Monaverde, a Pistoia, utilizziamo abitualmente il sovescio nelle nostre coltivazioni e nel vigneto da cui raccogliamo le uve per produrre il nostro vino biologico. Nel vigneto utilizziamo per il sovescio il favino, una leguminosa nota per le sue proprietà di azotofissatrice. Grazie a questa pratica di concimazione verde si riesce ad apportare al terreno la giusta quantità di azoto. Evitando così il ricorso a fertilizzanti chimici. Oltre a questa funzione di concimazione naturale del terreno vi è un secondo vantaggio: l’apporto di sostanza organica che avviene quando le piante vengono interrate per il sovescio.

Il favino viene seminato nel vigneto in autunno, appena dopo la vendemmia ed interrato in primavera, subito prima della fioritura delle piante.

Da notare che il sovescio viene seminato un filare sì e uno no in modo che nel filare libero sia possibile effettuare i lavori di potatura e cura del vigneto.



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