Iniziamo sfatando un luogo comune: il miele cristallizzato non è miele di qualità inferiore.
La scelta tra miele liquido o cristallizato è semplicemente una scelta di gusto personale.
La cristallizzazione del miele dipende dal quantitativo di zuccheri presenti nel miele: nei casi in cui la percentuale di Fruttosio è maggiore rispetto al saccarosio, allora si verifica la cristallizzazione del miele.
Sono veramente pochi i tipi di miele che non cristallizzano: Acacia, melata e castagno.
Non tutti i mieli però cristallizzano nello stesso modo. La velocità e la facilità con cui si verifica il processo di cristallizzazione, dipendono da diversi fattori:
- il contenuto di glucosio: maggiore è il contenuto di glucosio, maggiore sarà la tendenza a cristallizzare;
- il contenuto di acqua: maggiore il contenuto di acqua, minore sarà la tendenza a cristallizzare;
- la temperatura ambientale: a 14 gradi la formazione dei cristalli è massima, sopra a 25 gradi e sotto a 5 gradi la cristallizzazione non si verifica.
Altri fattori che favoriscono la cristallizzazione sono l’agitazione del miele e il contenuto di particelle solide in sospensione.
Questo per aiutare a conoscere meglio ciò che acquistiamo e mangiamo: un miele di arancio è difficile che sia in forma completamente liquida. Se non è cristallizzato potrebbe essere stato scaldato per renderlo più fluido. Questo processo non rende velenoso il miele, tuttavia scaldare il miele a più di 45 gradi per più di 15 minuti significa perdere gran parte delle sue proprietà organolettiche.